Un cane, un indizio, un cadavere
TRAMA:
L’attrice Gwinny Tuffel si sta preparando per il suo primo ruolo dopo un decennio di inattività, ma nel frattempo continua a lavorare come dog- sitter. Quindi, quando la vecchia gloria del rock Crash Double le chiede aiuto con il suo vivace border collie Ace, coglie al volo l’occasione. Dopotutto, prendersi cura del delizioso Ace sulla casa galleggiante di Crash a Little Venice non dovrebbe essere un compito oneroso.
Almeno fino a quando nel canale non viene rinvenuto il cadavere del cantante, durante i festeggiamenti annuali del Canal Carnival. Mentre la polizia considera la morte di Clash un incidente, Gwinny ritiene che si tratti di omicidio. Con una rocambolesca pletora di sospetti e alcuni moventi inverosimili tra cui districarsi, ci penserà Gwinny, con l’aiuto di Ace, a impedire che l’assassino la faccia franca.
RECENSIONE:
Alla fine del primo romanzo “Un matrimonio, un delitto e due investigatori a 4 zampe” ,abbiamo lasciato la protagonista Gwinny Tuffel in procinto di iniziare il suo nuovo lavoro da dog sitter, dopo aver salvato dall’accusa di omicidio la sua carissima amica, beffando una polizia inetta e incapace.
In “Un cane, un indizio, un cadavere” la ritroviamo, dopo la morte del padre, a prendersi cura di una casa che andrebbe restaurata, un’eredità svanita nel nulla e le sue finanze sempre più ridotte.
Quindi, dopo dieci anni lontana dal palco, Gwinny decide di rimettersi in gioco e ottiene una piccola parte in uno spettacolo teatrale, accontentandosi di un ruolo minoritario.
Inoltre, per arrotondare le entrate, accetta un lavoro come dog sitter: viene infatti chiamata da un’ex rock star irlandese, Crash Double, a prendersi cura del suo cane Ace mentre è via per un concerto a Dublino.
Ad allietare la situazione è la location: infatti Gwinny dovrà occuparsi del border collie sulla casa galleggiante della star a Little Venice, tra il Grand Union Canal e il Regent’s Canal a Londra.
Non sarà poi così complicato, per una come lei, trascorrere un weekend in una comunità di persone molto particolari, dove tutti sembrano conoscersi a fondo ed essere legati al suo datore di lavoro come, ad esempio, la sua ex moglie.
Tutto sembra filare per il meglio sino a quando il cadavere di Crash non emerge dal canale nel bel mezzo dei festeggiamenti per il Venice Carnival Street Show, una grande festa di strada che richiama ogni anno un gran pubblico.
Quando la polizia definisce la morte della rock star un suicidio, Gwinny comincia a indagare aiutata dal suo caro amico Birch e il fido Ronnie. Scavando nella vita della vittima emerge una rete di segreti e di ricatti che lo legano ad una schiera di personaggi molto diversi tra loro, tra cui Johnny Roulette, suo vecchio compagno della band.
Non è semplice per i due improvvisati investigatori districarsi tra una serie di moventi e alibi abbastanza bizzarri, alcuni depistaggi e, addirittura, un secondo tentativo di omicidio; nonostante un discreto numero di sospetti e possibili colpevoli è divertente seguire Gwinny nelle sue rocambolesche indagini.
Dall’amore di Antony Johnston per i cani, trae ispirazione questa serie di gialli che ha dato vita ad una vera dog sitter detective, dove ogni libro presenta una razza canina diversa. In questo secondo episodio, il border collie Ace accompagna tutta la storia e la sua personalità è molto ben delineata dall’autore: lo troviamo, ad esempio, a distruggere le scatole di cartone che gli vengono regalate.
Negli ultimi anni è molto di moda affidare il ruolo di detective a personaggi avanti con l’età che impegnano la loro giornata ormai lontano dal lavoro, indagando su misteri e delitti in cui puntualmente incappano. Basti pensare ai gialli di Richard Osman “Il club del giovedì” e “L’ultimo diavolo a morire”, che hanno come protagonisti proprio degli ultrasettantenni residenti in una casa per anziani e appassionati di misteri irrisolti.
Tuttavia, nei romanzi di Antony Johnston accade esattamente l’opposto: l’autore ci regala la sessantenne Gwinny che si sta reinventando, sta tornando al lavoro, in qualche modo vuole ricominciare da capo. A spingerla ad indagare è la sua sfrontata curiosità: da impicciona qual è, la nostra eroina non è assolutamente disposta ad accettare i metodi investigativi di una polizia che lavora “con gli occhi chiusi” e che ritiene incapace di arrivare alla verità. Gwinny somiglia moltissimo a Jessica Fletcher, protagonista della mitica serie tv “La signora in giallo”.
Per chi non ha letto il libro precedente, nessun problema: “Un cane, un indizio, un cadavere” funziona benissimo come opera a sé stante, anche se la lettura del primo romanzo della serie, può aiutarci a comprendere meglio alcune dinamiche.
Anthony Johnston ha il merito di saper scrivere in maniera semplice, divertente, regalandoci delle trame scorrevoli con amici a quattro zampe che gratificano gli amanti dei cani e che, naturalmente, ci fanno capire quanto l’autore stesso ami questi animali.
Traduzione: Eleonora Motta
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Antony Johnston è tra gli autori più versatili degli ultimi anni. È l’autore del graphic novel Coldest City, da cui è stato tratto nel 2017 il film Atomica bionda. Ha lavorato con moltissimi generi della fiction, dal thriller al romanzo di spionaggio fino al sovrannaturale, e ha firmato la sceneggiatura di film e videogiochi. Nutre un infinito amore per i cani, da cui è scaturita la serie di gialli classici di cui fanno parte Un matrimonio, un delitto e due investigatori a quattro zampe e Un cane, un indizio, un cadavere, pubblicati dalla Newton Compton.