Il buio della ribalta: il nuovo racconto di Roberto Ottonelli

Il buio della ribalta
«Non ho nessun interesse a prendere le luci della ribalta. Mi trovo molto più a mio agio nel buio.»

Il buio della ribalta

Recensione di: Alessandro Quadri di Cardano

TRAMA:

Tra le strade di Cesano Boscone, i vicoli di Baggio e la sempre frenetica Milano, Marco Bordoni è il serial killer che nessuno si sarebbe aspettato. Non è più l’uomo impacciato, sempre fuori posto e succube di una madre oppressiva, ma è ormai capace di prendere in mano la propria vita.

Da quando la sua storia è finita nei talk show televisivi, inizia a intrattenere rapporti fugaci con ragazze che non riescono a resistere al fascino del personaggio famoso, finché non incontra Bea la tassista: si riconoscono nelle rispettive fragilità e lui comincia a chiedersi se, per un mostro come lui, sia possibile amare davvero. Marco si porta dietro i fantasmi del passato, ma decide di intavolare un gioco pericoloso senza esclusione di colpi con l’ispettore Lupatelli. E continua a uccidere nell’illusorio tentativo di rimettere le cose a posto, seguendo le sue regole

RECENSIONE:

Cosa succederebbe se, per una volta, fosse il cattivo a vincere? A questa domanda risponde Roberto Ottonelli ne Il buio della ribalta, attesa conclusione de “Il dolce sorriso della morte”.

Protagonista della vicenda è nuovamente Marco Bordoni, il pericoloso psicopatico che nel precedente romanzo aveva terrorizzato Milano, lasciando dietro di sé una scia di omicidi brutali e sanguinari, finché l’ispettore capo Barzagli non aveva cercato di fermarlo a costo della propria vita.

Questo nuovo episodio si apre con un serial killer che si scopre, a dispetto di tutte le attese, miracolato. Infatti, giace in un letto d’ospedale e non in una cassa da morto. A rimetterci la vita è stato infatti l’ispettore capo Barzagli, il suo inseguitore. Colmo della fortuna, la polizia si è convinta di aver commesso un tragico errore di persona e gli porge pure le scuse, mentre l’Italia intera lo crede una povera vittima e lo celebra durante talk show e interviste televisive.

L’approccio del romanzosi rivela molto innovatore, forse perché, come racconta lo stesso Roberto Ottonelli, è il seguito di un libro concepito inizialmente come autoconclusivo.

È stata la lungimiranza dell’editore a spingere Ottonelli a proseguire la vicenda, raccontando appunto Il buio della ribalta, ossia quello che si cela dietro alle storie che si vedono in televisione.

Infatti, seppure Marco Bordoni sia ora invitato a tutte le emissioni e frequenti i salotti eleganti del piccolo schermo – a cominciare da quello di Barbara D’Urso – rimane non meno un pericoloso psicopatico che non esita a continuare nella sua parabola omicida. Ma fino a quando durerà questa mascherata? A che punto la gente capirà chi è veramente Bordoni?

Nel “Il buio della ribalta” Roberto Ottonelli mostra, ancora una volta, una grande capacità nel portare il lettore fin dentro la psiche disturbata del protagonista di questo romanzo, andando a rivelare le origini sociali della sua follia.

La focalizzazione interna permette di compiere un viaggio nei vari personaggi. Bordoni, innanzitutto, che è sempre alle prese con i demoni del suo passato, tra cui un padre alcolizzato e un vicino di casa che abusò sessualmente di lui.

Ma questo anti-eroe cerca anche una sorta di redenzione, sfruttando l’inaspettata celebrità per uscire dalla relazione malsana che nutre con la madre e costruire qualcosa di nuovo.

Troviamo poi l’ispettore Lupatelli, un poliziotto oscuro, sporco, capace di vendere l’anima al diavolo pur di salvare se stesso. E infine Bea, la tassista, e la sua ricerca disperata d’amore a tutti i costi, che è anche quella una sorta di malattia, alla fine.

Lo stile di scrittura è pulito, mordente, incisivo. L’intreccio è ben pianificato e porta il lettore a restare incollato alle pagine. La conclusione, con un eccellente colpo di scena finale, è la ciliegina sulla torta di questo thriller mozzafiato.

In sintesi, Il buio della ribalta è un ottimo thriller psicologico che non regala solo una vicenda ben costruita e un approccio originale, ma anche diversi spunti di riflessione sulla nostra società e sulle origini sociali della follia.

Editore: Mursia (Giungla gialla)

Pagine: 238

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Roberto Ottonelli

Roberto Ottonelli (Milano, 1978) è network engineer e papà affidatario. Ha pubblicato “Il dolce sorriso della morte” per Mursia (2023),”Il diavolo dentro” (2017), ”Credi davvero” (che sia sincero) (2020), da cui è stato tratto un adattamento teatrale di grande successo, e ha partecipato ad alcune raccolte di racconti. È vicepresidente e fondatore della “Associazione difesa donne: noi ci siamo”, impegnata nella sensibilizzazione e prevenzione per il contrasto alla violenza di genere.

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