“Quattro fratelli per un delitto” Håkan Nesser

Quattro fratelli per un delitto
Anche se tutti i fratelli cercano di tornare alla vita di sempre è chiaro che hanno qualcosa da nascondere, qualcosa che nei mesi successivi lascerà dietro di sé una lunga scia di sangue

Quattro fratelli per un delitto

RECENSIONE DI: Laura Crottini

TRAMA:

Sillingbo, Natale 2020. Il celebre pittore Ludvig Rute invita i fratelli e la sorella a trascorrere le festività da lui in un piccolo borgo nelle foreste svedesi, il luogo perfetto per una riunione di famiglia. Peccato che gli invitati non si vedano da moltissimi anni e non abbiano alcun desiderio di passare del tempo insieme. Ludvig ha però organizzato tutto per un motivo: deve comunicare qualcosa di urgente e molto grave. All’incontro seguono visi lunghi e seri, eppure la sera della vigilia gli invitati sembrano andare a dormire sereni. Ma la mattina del 25 dicembre Gunnar Barbarotti ed Eva Backman vengono svegliati da una chiamata: durante la notte è stato commesso un omicidio.

Sotto una fitta nevicata, i commissari si precipitano sul posto e, dopo un primo interrogatorio, domande e dubbi iniziano ad assalirli: perché i membri della famiglia non si sono visti così a lungo? Oltre a loro, poteva esserci qualcun altro in casa la sera del delitto, visto che sono spariti due quadri di grande valore? Ma soprattutto, l’assassino può essere il ladro, oppure il colpevole va ricercato in famiglia, magari scavando nel passato? Le indagini sono lente e difficili, e anche se tutti i fratelli cercano di tornare alla vita di sempre è chiaro che hanno qualcosa da nascondere, qualcosa che nei mesi successivi lascerà dietro di sé una lunga scia di sangue..

RECENSIONE:

Natale 2020, nel piccolissimo paese di Sillingbo, sperduto nell’entroterra della Svezia e composto da sole 16 abitazioni, quattro fratelli, Ludvig l’artista, Leif il professore universitario, Lars il ristoratore e Louise l’attrice si ritrovano per passare le feste dopo ben venticinque anni in cui non si sono praticamente rivolti la parola.

I quattro si incontrano in una ex scuola riconvertita in villa e nota per alcuni fatti inquietanti accaduti quasi cento anni prima, ed è proprio in questo clima terrificante che ad uno dei fratelli succede qualcosa di terribile. Il colpevole è qualcuno venuto da fuori oppure è da ricercare proprio fra coloro che si erano riuniti per le feste?

Con un forte richiamo a “Trappola per topi” di Agatha Christie, si delinea lo sfondo dell’ottavo volume della serie che l’autore svedese Hakan Nesser dedica al commissario Gunnar Barbarotti (già letto e recensito da Thriller Life QUI), personaggio che, in “Quattro fratelli per un delitto”, risulta alquanto marginale, perché, in fin dei conti, i veri protagonisti sono  i quattro fratelli del titolo e non l’ispettore.

Tra i punti forti di quest’ultimo libro di Håkan Nesser, non possiamo non fare riferimento alla maestria con cui l’autore ci guida all’interno del romanzo, ma senza alludere troppo ai volumi precedenti: Quattro fratelli per un delitto” è – infatti – molto godibile sia se letto come stand alone che come parte della serie.

La vera ciliegina sulla torta è la capacità dell’autore di rendere la trama ricca di avvenimenti e coinvolgente, giocando con i punti di vista dei diversi personaggi che, in questo volume, sono davvero numerosi, diventando così un elemento portante dell’intreccio, ma, soprattutto, della suspense.

Inoltre, mentre i POV dei sospettati sono scritti in prima persona, tanto da portare il lettore a empatizzare con i personaggi, a sentirsi parte della trama e dei loro loschi sotterfugi, i capitoli dedicati al commissario Barbarotti sono scritti in terza persona, mostrandoci, allo stesso modo, il lato “asettico” ed impersonale dell’indagine.

L’unico punto di debolezza dell’opera potrebbe essere lo stile un po’ troppo denso e a tratti complesso che, tuttavia, non rende “Quattro fratelli per un delitto” meno godibile nel suo insieme.

Che dire del finale? Sicuramente è molto apprezzabile e ben strutturato, però manca “l’effetto sorpresa” che ci si aspetta in un thriller, dal momento che la storia ci guida verso il colpevole già a più di un terzo dalla fine del romanzo.

In conclusione, leggendo “Quattro fratelli per un delitto” siamo sicuramente di fronte ad un thriller piacevole e non scontato in cui Håkan Nesser usa un tono critico e tagliente, soprattutto nei confronti delle inefficienze del governo svedese, in primis la gestione della sicurezza durante la pandemia da Covid-19, che viene citata spesso nel corso dell’opera.

EDITORE: Guanda

TRADUZIONE: Carmen Giorgetti Cima

PAGINE: 384

ANNO DI USCITA: 2024

AUTORE:

Håkan Nesser

Håkan Nesser è uno scrittore svedese di romanzi polizieschi. Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai suoi primi romanzi si è dedicato interamente alla letteratura. Molti dei suoi gialli hanno come protagonista il commissario Van Veeteren. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui l’italiano, e da alcuni di essi sono stati tratti film o serie televisive. Nel 2000 ha vinto, con Carambole, il premio Glasnyckeln (“Chiave di vetro”) per il miglior romanzo poliziesco scandinavo. Dal 2000 la TV svedese ha prodotto una serie di film basati sui casi del commissario Van Veeteren: alcuni sono basati su romanzi già pubblicati, altri sono stati scritti espressamente per la televisione da Nesser.

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