La catastrofica visita allo zoo
Recensione di: Barbara Casavecchia, Alessandra Colombo, Laura Cortese, Eleonora Grotto, Maria Teresa Peirano, Luca Ronzoni, Federica Salzano
TRAMA:
“Per anni, nella piccola città dove sono cresciuta, è rimasto impresso nella memoria degli abitanti il ricordo degli avvenimenti che ebbero luogo allo zoo locale un venerdì di dicembre, pochi giorni prima di Natale. E per tutti questi anni, nessuno ha saputo che cosa fosse realmente accaduto. Fino a questo libro.”
Cosa è successo durante la catastrofica gita allo zoo? I genitori di Josephine, la bambina che aveva preso parte alla gita, e che sembra sapere molte cose, sono decisi a scoprirlo.
Ma una catastrofe non arriva mai da sola, le apparenze ingannano e la storia prenderà una piega che nessuno avrebbe potuto immaginare…
RECENSIONE:
Un titolo che spiazza, una trama sorprendente e una protagonista memorabile: dimentichiamoci per un attimo il conosciuto, geniale, autore di Thriller, dimentichiamoci i volumi corposi, i flashbacks, i giochi narrativi e i finali a sorpresa.
Con “La catastrofica visita allo zoo”, Joël Dicker esce dalla sua comfort zone e si cimenta con un genere da lui finora inesplorato: un racconto di 256 pagine che può sembrare prettamente per ragazzi, ma coinvolgente ed estremamente divertente anche per gli adulti.
“Con La catastrofica visita allo zoo ho voluto scrivere un libro che potesse essere letto anche dai vostri figli e dai vostri genitori, consigliato ai vostri amici e colleghi, condiviso con le persone che amate. Un romanzo che spero potrà far venire voglia di leggere a tutti, senza distinzione di età”.
Nessun delitto, nessun oscuro mistero da svelare, nessuno dei personaggi a cui Dicker ci ha abituati nei suoi romanzi.
Una storia semplice vista e raccontata attraverso gli occhi di una bambina di otto anni, una sorta di capo geniale di una sgangherata banda di giovani, una “diversa” che frequenta una scuola cosiddetta speciale: “dove vanno i bambini che non vanno nelle altre scuole”.
Joséphine, la voce narrante, è una bambina decisa, coraggiosa, spontanea che con la sua innocenza e curiosità conquista tutti.
“E poi, per finire, ci sono io: Joséphine. Sembra che io capisca le cose troppo in fretta. Non vedo qual è il problema, ma a quanto pare un problema c’è. Perlomeno questa è una cosa che non capisco. Da grande voglio diventare un’inventrice di parolacce. È un’idea che mi ha fatto venire mio padre.”
Alla Vigilia di Natale, una gita scolastica allo zoo si trasforma in una catastrofe.
Cosa è successo esattamente?
Josephine insieme a cinque amici e compagni di classe decide di indagare sulle cause che hanno portato all’allagamento della loro scuola. In questa ricerca della verità, scopriamo gradualmente che una catastrofe non avviene mai da sola. Le apparenze ingannano e il racconto degli eventi prenderà una piega che nessuno avrebbe potuto immaginare.
Con la disarmante e tipica sincerità dei bambini, soprattutto quelli speciali, Josephine ci porta per mano attraverso un susseguirsi di avventure esilaranti.
Joel Dicker si conferma abilissimo narratore, rivelando a sorpresa una vena ironica finora del tutto sconosciuta a noi lettori.
Pur mantenendo la tensione che ha sempre contraddistinto i suoi romanzi, Joel Dicker si addentra in tematiche più profonde come la democrazia, l’inclusione sociale e la diversità … che esiste anche grazie alla libertà di esprimersi.
“Una volta adulti sviluppiamo la brutta tendenza a dimenticare il bambino che siamo stati. Eppure quel bambino continua a vivere dentro di noi”
L’obiettivo di Dicker in questa nuova avventura letteraria è quello di creare un momento di condivisione tra genitori, figli e nonni, come da lui stesso dichiarato in diverse interviste: la tensione narrativa non ha bisogno di colpi di scena, ma si sviluppa in passaggi semplici e ben delineati.
Punto di forza del libro sicuramente l’essere un testo accessibile a tutti, pensato come una fiaba moderna. La volontà espressa da Dicker nella postfazione è quella di scrivere un libro che parli di tutti e in cui ognuno possa ritrovare una piccola parte di sé.
Un valore aggiunto sono inoltre le note finali in cui l’autore spiega cosa lo ha spinto a scrivere un libro apparentemente diverso dalle sue precedenti pubblicazioni degli ultimi dodici anni:
“Con La catastrofica visita allo zoo, che avete appena terminato di leggere, ho quindi cercato, con modestia e umiltà, di scrivere un libro che potesse essere letto e condiviso da tutti i lettori, chiunque essi siano e ovunque si trovino, dai sette ai centoventi anni”
In conclusione si può dire che Joel Dicker ha scritto un testo che merita di essere letto, sia dagli appassionati “seguaci”, che potranno provare qualcosa di nuovo e inaspettato, sia dai lettori non assidui che troveranno un romanzo coinvolgente e divertente.
Nel complesso con questo nuovo libro troviamo anche un nuovo Dicker, che all’apparenza sembra deludere le aspettative di noi fans e di un autore del suo calibro, ma che invece si rivela uno scrittore eclettico, che abbandonando la sua verve “thrilleriana” si aggiudica un’ottima posizione nel panorama letterario moderno proprio dando prova della sua versatilità.
Traduzione: Milena Zemira Ciccimarra
Editore: La nave di Teseo
Pagine:256
Anno di pubblicazione:17 marzo 2025
Autore:

Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. I suoi romanzi sono tradotti in 40 lingue e hanno venduto più di dieci milioni di copie. Ha pubblicato La verità sul caso Harry Quebert (2013), Gli ultimi giorni dei nostri padri (2015), Il libro dei Baltimore (2016), La scomparsa di Stephanie Mailer (2018), L’enigma della camera 622 (2020), Il caso Alaska Sanders (2022) e nel 2024 Un animale selvaggio . Ha ricevuto il Prix des écrivains genevois 2010, il Grand prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des Lycéens 2012.