“La Giurata”: l’aula di un tribunale come le mura domestiche – intervista alla sua autrice Claire Jehanno

Jehanno Claire

La Giurata

DOMANDE DI: Federica Cervini

SPAZIO CURATO DA: Laura Crottini

TRADUZIONE A CURA DI: Laura Crottini e Federica Cervini

La giurata

Buongiorno cari lettori, la graditissima ospite del nostro spazio interviste di oggi è Claire Jehanno con il suo nuovo libro “La giurata” (Astoria, 2024) letto e recensito dalla nostra Federica Cervini (QUI il Link della recensione).

Claire Jehanno è nata in Bretagna nel 1987 e vive a Parigi; lavora da più di dieci anni nel mondo della comunicazione e dal 2018 è nota soprattutto per il podcast di successo PILE, riguardante il mondo dei libri. “La Giurata” è il suo romanzo di esordio.

THRILLER LIFE: il tuo romanzo “La giurata” è un libro di contrasti e ricerca di soluzioni, tanto all’interno dell’aula durante il processo, quanto fra le mura domestiche; mi piacerebbe iniziare parlando del rapporto tra Anna e sua sorella Max.
“Abbiamo difficoltà a capirci, a volte. In tutti i sensi. Lei dice rosa, io dico nero, ed entrambe magari ci siamo dimenticate che c’era da scegliere fra una t-shirt azzurra e una verde”: in questo brano si riassume la diversità fra le due sorelle e si percepisce esservi tra loro un rapporto conflittuale.
Vuoi descrivercelo?

CLAIRE JEHANNO: Il rapporto tra Anna e Maxime è uno dei pilastri del romanzo, quindi grazie mille per questa tua prima domanda.
Ho una sorella minore e penso che il nostro rapporto abbia in parte ispirato il legame tra Anna e Max; li ho costruiti come uno specchio, la personalità di una illumina quella dell’altra.  Nutro un affetto particolare per Max, che scopriamo attraverso gli occhi della sorella maggiore, prima che riveli di più su se stessa. In effetti, i rapporti familiari sono spesso più complessi di quanto sembrino. Volevo davvero lavorare su questi argomenti di memoria, verità e percezione all’interno della famiglia.

THRILLER LIFE: “La coppia è una casa con le finestre chiuse. I suoi misteri si svelano solo una volta entrati. Inoltre non sempre si osa sollevare il tappeto”: queste le parole di Côme rivolte ad Anna.
Nel romanzo “La giurata” la famiglia e la casa sono descritti come luogo di attrito e contraddizioni: che significato ha per te il termine famiglia?
Perchè la casa non è il luogo della serenità né per Anna né per Côme?

CLAIRE JEHANNO: Penso che non sappiamo mai cosa succede veramente in una famiglia, in una coppia. Anche quando siamo molto uniti, non abbiamo accesso a questa intimità…tranne forse nella letteratura. In “La giurata” ho voluto sollevare il tappeto, smuovere la polvere che alcune famiglie nascondono. Se dovessi dare una mia definizione di famiglia, direi che la famiglia è (o dovrebbe essere) un luogo in cui ci sentiamo completamente al sicuro.

THRILLER LIFE: Parliamo delle indagini che gli investigatori e le Forze dell’Ordine conducono: vuoi spiegarci a tale riguardo cosa è la “strategia della lumaca”, a cui accenna Marjolaine nel libro?

CLAIRE JEHANNO: La “strategia della lumaca” è il modo in cui alcuni investigatori cercano un criminale. Esplorano tutto ciò che è correlato ai fatti finché non raccolgono prove sufficienti che li condurranno al colpevole.

THRILLER LIFE: Kafka ha detto che “I genitori sono, tra tutti gli esseri umani, gli ultimi ai quali bisognerebbe affidare l’educazione dei figli”.
Vuoi parlarci dello stile educativo di Hélène con Anna e Max, ed anche di quello di Madame Sylvie Gagneron – la madre di Frédéric?
Sono madri che non hanno avuto a mio avviso possibilità di scelta: cosa hanno dovuto sacrificare?

CLAIRE JEHANNO: La mamma di Max e Anna è una sorta di lupo, una madre iper protettiva disposta a fare qualsiasi cosa affinché le sue figlie non vengano ferite dal mondo attorno a noi; c’è qualcosa di molto toccante e ammirevole in tutto ciò e al contempo è anche una forma di sacrificio, ma Anna non riesce veramente a capirlo perché non ne afferra le ragioni sino in fondo e, una volta che Anna diventa adulta, la madre le lascia vivere la sua vita in autonomia.

Così come si è contratta moltissimo su di loro quando erano bambine, ora – finalmente – si dedica a se stessa, e proprio in questo momento le sue figlie vengono profondamente colpite e subiscono una dolorosa ingiustizia. Ho trovato interessante indagare il legame madre-figlia in questo contesto.

Sono stato guidata da diverse domande in questa parte del libro, ma due in particolare: come sopravviviamo ai drammi dell'infanzia? Quale posto c'è per le vittime collaterali?

THRILLER LIFE: Quali libri hanno segnato la tua crescita come scrittrice?

CLAIRE JEHANNO: É sempre molto difficile per me scegliere fra le mie letture, ma posso citare tre autori che sono stati veramente fondamentali nel mio percorso: Delphine de Vigan, Karine Tuil ed Emmanuel Carrère (eh sì, sono tutti e tre francesi, scusatemi!)

THRILLER LIFE: Quale messaggio e saluto vuoi lasciare ai lettori di Thriller Life?

CLAIRE JEHANNO: Sono molto onorata che il mio libro “La giurata” sia stato pubblicato in Italia, è un paese che amo e che ho visitato dozzine di volte; spero proprio di tornarci un giorno e di poter parlare dei miei libri.
Nel frattempo sono veramente felice di avere un piccolo spazio in cui potervi parlare qui, su Thriller Life.

Grazie mille per questa intervista.

La redazione di Thriller Life ringrazia Claire Jehanno per la disponibilità.

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