Blogtour Fazi: Inseparabili di Michael Robotham – I Personaggi

Inseparabili

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In occasione del Blogtour di Fazi Editore per la nuova uscita de “Inseparabili” di Michael Robotham, ThrillerLife ha il piacere di curare la tappa dedicata ai personaggi.

Articolo a cura di Sharon Lattanzi

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Dopo “Brava ragazza, cattiva ragazza” e “La ragazza che viene dal buio” Michael Robotham torna in libreria con il terzo capitolo della serie dedicata allo psicologo forense Cyrus Haven e alla misteriosa Evie Cormac.

In “Inseparabili”, Cyrus si trova a fare i conti con il passato perché suo fratello Elias, che uccise tutta la famiglia, sta per essere reinserito nella società, mentre Evie, uscita dall’istituto per minori di Langford Hall, si è trasferita a casa di Haven pronta per una nuova vita.

Per Cyrus non è facile gestire il carico emotivo che il rilascio del fratello, inevitabilmente, porta con sé e, intanto, deve anche occuparsi di un nuovo caso: un brutale duplice omicidio che riporta a galla i fantasmi del passato.

I personaggi costruiti da Michael Robotham sono calati in un contesto capace di esprimere tutto il loro potenziale. Tra vita privata e lavorativa, Cyrus ed Evie fanno conoscere al lettore qualche tassello in più del loro passato e dei demoni che li accompagnano.

Nonostante un’apparente forza fisica e mentale, Cyrus è un personaggio dai mille risvolti.

“Fu Lenny che venne a trovarmi quando mi tagliavo, bevevo, mi bucavo e deturpavo il mio corpo con tatuaggi fatti in casa.”

Psicologo forense, caparbio, determinato e con tanta forza di volontà, si prende cura degli altri tralasciando sé stesso. Il passato che lo avvolge, lo accompagna in ogni sua decisione portandolo a subire delle conseguenze decisamente spiacevoli.

Il suo legame con Evie è molto forte e rappresenta tutto quello che Cyrus ha perso nell’infanzia. Proteggere la ragazza è il suo scopo principale, ma, al tempo stesso, anche ad Evie tocca rassicurarlo.

Il rovescio della medaglia, infatti, ci mostra un uomo profondamente ferito, lasciato a sé stesso, abbandonato e con tanta voglia di riscatto. Un uomo che si autoinfligge punizioni per essere l’unico sopravvissuto al massacro della sua famiglia.

“Il mio rapporto con Lenny è difficile da definire. È la giovane agente di polizia che mi trovò nascosto nel capanno degli attrezzi, con i calzini da calcio inzaccherati e un piccone in mano, convinto che Elias mi stesse dando la caccia.”

Nonostante il temperamento deciso e apparentemente distaccato, Cyrus ha un cuore tenero, legato indissolubilmente alla ragazza che viene dal buio. Ma cosa rappresenta Evie per lui? Una creatura fragile, un amore platonico e viscerale. Inoltre, Evie è il piccolo Cyrus: impaurito, spaesato. Solo.

“Mi viene da ridere. Non ho conosciuto altro che paura. Sono stata violentata, picchiata e bruciata. Mi sono nascosta nei muri. Ho sentito uomini morire. Ho avuto pistole puntate addosso. E succede ancora, di nuovo, ogni volta che chiudo gli occhi.”

Questa è Evie, una ragazza senza identità, a tratti cinica, capace di sconvolgere la vita di chiunque. Ritrovata nascosta nel muro di una vecchia casa, Evie viene presentata come una giovane sull’orlo della follia. Ha assistito a torture indicibili, e ne ha subite altrettante, in attesa di essere salvata da un infausto destino.

“È passato un anno da quando ho lasciato Langford Hall e sono venuta a vivere qui. Cyrus mi ha soccorso quando nessun altro sapeva che stavo annegando.”

L’incontro con Cyrus le cambia la vita e la porta a desiderare tutto ciò che le è stato negato in passato. Il legame che si forma tra i due è così profondo che l’uno diventa la colonna portante dell’altra, fino a quando non tocca proprio alla ragazza ricondurre Cyrus sul giusto binario.

 Michael Robotham nel suo “Inseparabili” ha costruito un personaggio enigmatico e profondo, capace di coinvolgere il lettore al punto tale da instillare una curiosità esplosiva. Evie Cormac o la si ama o la si odia: una giovane ragazza che si atteggia a donna matura nonostante l’infantilismo radicato nel suo animo.

Un infantilismo non riconosciuto, ma riportato a galla costantemente da Cyrus. Infatti, Evie non fa altro che cacciarsi nei guai solo per ricondurre le attenzioni dell’uomo su di sé. Ha paura di perderlo. Ha paura di dover rinunciare a tutto ciò che la sua rinascita rappresenta per lei.

Gli anni passati ad osservare il mondo circostante, a Langford Hall, l’hanno portata a sviluppare una capacità fuori dal comune: quella di riuscire a capire quando una persona mente.

“L’uomo mi lancia un’occhiataccia, ma vedo l’ombra del dubbio sul suo volto. La bugia. Non so spiegare come faccio a capire queste cose.”

Ed è proprio così che la ragazza si rende utile allo psicologo forense, aiutandolo nelle indagini e nella vita quotidiana. Ma, a sconvolgere la loro tranquillità arriva Elias, il fratello di Cyrus, internato in un istituto per aver ucciso tutti i membri (o quasi) della sua famiglia.

Anche in questo caso, Michael Robotham nel suo “Inseparabili” gioca una carta vincente perché, sin da subito, Elias si presenta come un personaggio dalle intenzioni nascoste. Non si sa cosa pensa, le sue azioni sono assolutamente imprevedibili e il lettore non riesce ad entrare nella sua mente.

L’autore introduce una pedina che sconvolge le abitudini dei due protagonisti e questo mette in luce gli aspetti più morbosi e aggressivi del carattere di Evie, spingendola ad affrontare una crescita psicologica e morale.

In conclusione, “Inseparabili” ci offre la possibilità di osservare l’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti. I personaggi di Michael Robotham appartengono ad un’umanità fuori dal coro e sono in grado di entrare nella mente del lettore con una tale facilità da sembrare del tutto reali. Impossibile non amarli.

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