In famiglia tutto bene di Cinzia Pennati

In famiglia tutto bene
“Alma aspettò che si ristabilisse un ordine, chiuse gli occhi per un attimo e una domanda arrivò improvvisa: di lei chi si prendeva cura?”

In famiglia tutto bene

Recensione di: Alessia Chierico

TRAMA:

Le famiglie non sono mai quello che appaiono e Alma lo scopre tardi, dopo vent’anni di matrimonio con Albino e due figli, Alice e Achille. Pensava che bastasse essere una madre premurosa, una moglie attenta e devota per avere la vita che tutti le invidiano. Le era sempre sembrata una scelta naturale e scontata, che aveva visto fare a tutte le donne intorno a lei. Credeva si conquistasse così la felicità: mettendo al centro chi si ama. Ma la verità è che troppo spesso si è trovata ad arginare il dolore degli altri, senza considerare il proprio, ad ascoltare i bisogni degli altri, senza soddisfare i propri.

Tutto cambia quando, una mattina come tante, dentro a gesti sempre identici, il soffitto di cristallo crolla e la travolge. Albino parte per un convegno di lavoro e non torna più, lasciandola senza una spiegazione. Da quel momento Alma va alla disperata ricerca di un perché, e per farlo, non solo deve mettere in discussione il suo matrimonio e il rapporto con i figli, ma anche il legame con il fratello e la madre.

Durante questo viaggio, prima di negazione e poi di ritrovata consapevolezza, non saranno le amiche di sempre, Elsa e Valeria, a starle vicino ma due persone che non fanno parte del mondo rassicurante e ordinario che ha abitato fino a oggi. I segreti e le rivelazioni dolorose con cui dovrà fare i conti cambieranno per sempre il modo di guardare sé stessa e il mondo, perché non sempre in famiglia va tutto bene e le prime a farne le spese sono le donne.

RECENSIONE:

In famiglia tutto bene è un romanzo di narrativa di Cinzia Pennati, edito da Sperling & Kupfer.

Albino, il marito di Alma, ha un convegno sulla chirurgia implantare. Di nuovo. Quando Albino non è casa, Alma e i suoi figli sono più sereni, perché nessuno viene rimproverato.

“C’erano abitudini e oggetti che la rassicuravano, atmosfere che le procuravano una sensazione di piacevolezza, rappresentavano ciò che aveva sempre immaginato e quella immaginazione riempiva la realtà.”

A lei piace la routine domestica, ci si trova bene. Non ama cucinare, invece, ma questo i suoi familiari non devono saperlo. Propone sempre piatti e dolci deliziosi che, a loro insaputa, Alma acquista nella gastronomia e pasticceria di fiducia.

“Ci ha provato, i primi tempi di matrimonio si è impegnata, si era fatta dare le ricette, dalla madre come dalla suocera, ma nonostante le seguisse pedissequamente i risultati erano sempre pessimi.”

Aveva iniziato a bluffare. Per fortuna i soldi non le mancano e Albino non controlla mai le spese. Con la sua amica Elsa si scambiano ricette che lei non avrebbe mai provato e acquistano elettrodomestici che non avrebbe mai usato.

Alma, di carattere, è sempre accondiscendente. Cerca di giustificare, in ogni modo, l’atteggiamento spesso aggressivo del marito. È una maestra e, in quanto insegnante, può constatare quante coppie non hanno la pazienza di continuare a far funzionare il loro matrimonio.

È vero, in una relazione, ci sono sempre alti e bassi, ma bisogna cercare di impegnarsi. Lei è devota. Accende candele e prega affinché il suo matrimonio continui ad essere solido.

“Don Sandro ribadiva spesso che un matrimonio di successo era quello che resisteva, sopportava le tempeste inevitabili della vita e riusciva a scegliersi ogni giorno.”

Le giornate di Alma terminano con la revisione mentale della lista di cose da fare il giorno successivo.

“Dopodiché spense la luce, ma non i pensieri, che ancora continuavano a tenerla sveglia.”

Per Regina, la suocera, la carriera di Albino era solo merito delle capacità del figlio e della sua educazione, poco contano i risparmi e i sacrifici di quella “maestrina statale” della nuora.

Persino Edda, la madre di Alma, si annoia con la figlia. Preferisce recarsi in saletta, in compagnia degli altri ospiti della casa di riposo, piuttosto che stare ad ascoltare le sue lamentele.

La protagonista di In famiglia tutto bene è sottoposta ad un forte stress emotivo per cercare di tenere tutto sotto controllo. Ma, come spesso accade nella vita, in una settimana tutte le certezze di Alma crollano. Inaspettatamente è Gioia, la nuova collega, a diventare il suo sostegno emotivo e anche un’amica sincera.

Gioia è quel tipo di maestra che Alma aveva sempre cercato di non essere: permissiva e, apparentemente, poco professionale. In realtà, è soltanto meno rigida e più empatica.

Chi è veramente Albino, questo padre assente per buona parte del libro, ma di cui i figli ed Alma temono ogni possibile reazione?

La protagonista si è sempre sentita protetta dalla posizione economica e lavorativa del marito, ma se tutto questo dovesse frantumarsi, come potrebbe sopravvivere?

In famiglia tutto bene di Cinzia Pennati è una bella storia di resilienza e di amicizia al femminile.

Nelle situazioni problematiche possiamo scoprire di essere più forti di quanto immaginavamo.

“Era un passaggio difficile non sentirsi più indispensabile, forse era quella la fatica più grande dell’essere madri: saper cambiare in modo repentino.”

In famiglia tutto bene è un romanzo dedicato alle donne, alla loro forza di volontà, alla loro perseveranza e alle loro piccole ribellioni.

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 304

Anno pubblicazione: 2024

AUTORE:

In famiglia tutto bene

Cinzia Pennati è nata nel 1971 e vive a Genova. Da oltre vent’anni lavora come insegnante, si occupa di scrittura espressiva ed è formatrice. Nel dicembre 2016 ha aperto un blog, Sosdonne.com, che tratta tematiche femminili e si rivolge a una community con oltre 30.000 followers. È autrice di libri per ragazzi e romanzi.

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