La foresta degli alberi ritorti di Jennifer Radulovic

La foresta degli alberi ritorti
«C’è un luogo dove, da quando ho memoria, mi è fatto divieto entrare. Ed è proprio questo il luogo che, quando da ragazzo vagabondavo in cerca di evasione, ho scelto come rifugio speciale nei miei momenti di solitudine. Il posto di cui parlo, il mio posto, è un bosco. Il bosco della distortio arboris.»

La foresta degli alberi ritorti

Recensione di: Maria Teresa Peirano

TRAMA:

Nella Londra del 1898, Alexander Esbury, giovane studioso del Museo di storia naturale specializzato in alberi, è vessato da strani ricordi. Figlio di un aristocratico inglese e di una nobildonna scozzese, è richiamato presso la tenuta di famiglia, nelle campagne del Galloway, a causa di un improvviso malessere del padre. Durante il viaggio, però, accompagnato dall’amico americano Jethro, sarà testimone di una serie di spaventose morti inspiegabili. Hanno a che fare con i suoi terrificanti deliri?

Tra brume pestifere, vallate sconfinate, accadimenti inspiegabili e boschi inquietanti di alberi ritorti, il mistery thriller dalle atmosfere gotiche di Jennifer Radulovic cala il lettore tra Londra e la Scozia dell’età vittoriana, in una storia misteriosa che strizza l’occhio alla psicologia disturbante di Poe e ricca di curiosità storiche puntuali su una delle epoche più tenebrose e affascinanti di sempre.

RECENSIONE:

La foresta degli alberi ritorti ,esordio narrativo di Jennifer Radulovic, è un romanzo che può rientrare a pieno nella categoria horror gotico.

La storia, ambientata in epoca vittoriana, inizia a Londra, per poi spostarsi e svolgersi interamente tra i boschi scozzesi della contea di Dumfries e Galloway .

Il dendrologo Alexander Esbury, Alasdair per le conoscenze scozzesi, ci racconta in prima persona i fatti che caratterizzeranno il suo rientro in Scozia, in compagnia del fidato amico Jethro, per correre al capezzale del padre malato.

La maggior parte dei luoghi citati all’interno del romanzo è reale; questo permette al lettore di calarsi maggiormente nell’atmosfera di La foresta degli alberi ritorti concedendosi ogni tanto una veloce ricerca online per visualizzare meglio lo sfondo su cui la vicenda svolge, come ad esempio il bellissimo e particolare castello di Caerlaverock.

Partiamo dal vero grande punto di forza del libro: Jennifer Radulovic usa un linguaggio incantevole, nel senso più letterale del termine. Un uso sapiente della scrittura, degli aggettivi e della descrizione dei luoghi fa immergere completamente il lettore all’interno del libro.

Vi ritroverete immersi nel freddo vento scozzese, con spettrali cimiteri e inquietanti foreste intorno a voi, mentre cavalcherete al tramonto (l’”ora blu” per Alasdair) verso coloro che hanno bisogno del vostro aiuto. Il ritmo fin dall’inizio del libro è incalzante, il desiderio di voltare pagina per sapere di più sarà assolutamente irresistibile.

Il problema arriva quando questo desiderio viene esaudito: la trama si mostra in tutta la sua debolezza.

I personaggi non sono particolarmente delineati o approfonditi, se non nella figura del protagonista che è anche voce narrante. Purtroppo, si ha la sensazione che tutti intorno ad Alasdair siano solo affettate comparse. L’antagonista del romanzo sembra improvvisato, così come la conclusione troppo affrettata.

Con degli strumenti così sopraffini, Radulovic avrebbe potuto dilungarsi maggiormente nella spiegazione dietro la genesi della distortio arboris che tanto rapisce e affascina il protagonista. Avrebbe potuto introdurre gli altri personaggi (soprattutto quelli protagonisti del plot twist verso la fine) con un maggiore approfondimento e background di ognuno. La fine arriva in fretta, in poche pagine, senza che il lettore possa rendersi davvero conto di come ci si sia arrivati perché appare quasi in un battito di ciglia.

La foresta degli alberi ritorti merita sicuramente di essere letto per la bellezza della scrittura e l’immersività dell’ambientazione, ma è una grande occasione sprecata da parte di Jennifer Radulovic di scrivere un vero e proprio capolavoro.

Editore: Ugo Mursia Editore

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

La foresta degli alberi ritorti

Jennifer Radulovic (Milano, 1978) è storica, saggista e divulgatrice. Ha collaborato con radio, giornali e università e pubblicato racconti di vario genere, tre saggi e una guida di Milano. Con le sue narrazioni-spettacolo ha portato all’attenzione di migliaia di persone temi singolari e personaggi straordinari, girando tutta Italia tra piazze e teatri. La foresta degli alberi ritorti è il suo primo romanzo.

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