La notte apparente
TRAMA:
Una rimpatriata tra vecchi amici è proprio ciò di cui Daniel ha bisogno per dare un taglio col passato. Ma prima o poi il passato torna a galla. E non si può scappare. È quasi Natale quando Daniel accetta l’invito in un rifugio di montagna per una rimpatriata tra vecchi amici. È l’occasione per rivedere Rachele, il suo primo e unico amore, e lasciarsi il passato alle spalle.
Ma, poco dopo il suo arrivo, una bufera di neve si abbatte sulla baita che ospita l’intera comitiva, isolandola dal resto del mondo. E purtroppo non è l’unico guaio con cui Daniel è costretto a fare i conti. Presto la morte si affaccia sotto forma di un misterioso suicidio. Cosa nascondono i suoi amici? Certi segreti possono tenere uniti per anni. Finché la verità non viene a cercarti.
RECENSIONE:
Alberto Cola, dopo Lazarus, vincitore del premio Urania 2009, torna ad esprimere il suo estro con La notte apparente.
Questo noir si apre in una notte in cui imperversa una bufera, di quelle che non ti lascia scampo. Una bufera che fuori sa di gelo, neve e vento e che, invece, nel rifugio Baita Sole ha il sapore del dolore e della morte.
Quella che avrebbe dovuto essere una semplice rimpatriata tra amici si rivela essere invece un vero inferno.
L’apertura de La notte apparente, difatti, è incentrata proprio sulla morte improvvisa di Rachele, che lascia tutti senza parole e con mille domande.
Il racconto è scritto con lo stile del narratore interno, attraverso gli occhi del suo protagonista, Daniel, un uomo realista, disilluso e dal passato difficile, uno degli invitati di Rachele alla riunione tra vecchi amici. Rachele, la donna che in passato Daniel aveva amato profondamente e che, nonostante avesse capito il suo inferno, lui aveva deciso di abbandonare.
La storia de La notte apparente viene raccontata attraverso il filo dei ricordi di Daniel, un filo lungo che attraversa il suo passato di bambino, arriva al primo incontro con Rachele per poi piombare al momento della morte della donna.
Un intreccio narrativo, questo, non lineare e caratterizzato da salti temporali tra passato e presente che portano il lettore a capire come questa storia abbia avuto inizio.
Alberto Cola delinea molto bene i personaggi, svelandone soprattutto i lati negativi e il loro antagonismo nei confronti di Daniel, visto da sempre come l’elemento di disturbo ed estraneo al loro gruppo.
La notte apparente permette al lettore di addentrarsi nelle evoluzioni emotive di tutti i protagonisti: Daniel, con il suo continuo combattere contro se stesso in tutto l’arco della vita e Denise, Ivan, Paolo e David, gli altri membri del gruppo invischiati tra egoismo, paura e senso di colpa.
In quella baita, dove tutto sembra apparentemente andare per un verso, all’improvviso si rivela un evento traumatico del passato che torna a galla, e che metterà tutti i componenti con le spalle al muro. Primo fra tutti Daniel che, tra orrore e tormento, dovrà espiare anche lui il suo peccato prendendo una delle decisioni più difficili della sua vita.
Colpi di scena, sensi di colpa e vendetta sono gli ingredienti principali che Alberto Cola ha sapientemente unito e mescolato ne La notte apparente, un brillante noir che lascia nel suo finale l’amaro in bocca spiazzando i suoi lettori.
Editore: Delos Digital
Pagine: 177
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:
Alberto Cola lavora e vive nelle Marche. È autore di numerosi racconti di successo pubblicati in antologie e importanti riviste letterarie. Ha vinto diversi premi letterari tra i quali il Premio Lovecraft, il Premio Alien, il Premio Courmayeur, il Premio Kipple, il Trofeo RiLL, il Premio Italia e nel 2009 il Premio Urania Mondadori col romanzo Lazarus. Tra gli altri libri pubblicati i romanzi, Asad e il segreto dell’acqua (Piemme), Il club dei quattro ronin (Piemme) e le antologie Mekong e Senza evidente motivo (Delos Books).