La verità tradita
TRAMA
Revelle è una mamma single, con un lavoro più che impegnativo: è un’interprete in tribunale. Grazie alle dieci lingue che ha imparato durante un’infanzia vagabonda, spesso è la sola in aula a capire che cosa sta dicendo un testimone, e sa bene che una frase intesa male può decidere il destino di un processo. Una sola parola e un’intera vita può cambiare per sempre.
Per questo, Revelle è sempre stata impeccabile. Finché un giorno, convinta che un imputato sia colpevole di omicidio, sull’onda dell’emotività contro cui ha sempre lottato, fa l’impensabile: cambia una sola, minuscola parola, stravolgendo una testimonianza per incastrare l’accusato. In fondo, pensa, nessuno se ne accorgerà mai… Ma quando comincia a ricevere minacce, e si rende conto che anche suo figlio è in pericolo, capisce che l’errore di un’interprete può costare molto, molto caro…
RECENSIONE:
“La verità tradita” di Brooke Robinson, pubblicato da Piemme, è l’opera prima di un’autrice che ha un vero talento per il thriller. La figura professionale dell’interprete applicata al sistema giudiziario, in genere, non viene presa in considerazione né dagli scrittori, né dai lettori di mystery. Invece, la psicologia di una professionista in questo settore è l’elemento caratterizzante del romanzo.
Revelle, la nostra protagonista, è un’interprete che lavora come consulente per molti tipi di clienti tra cui i tribunali londinesi. Ha un passato difficile legato al pessimo rapporto con sua madre che è venuta a mancare da alcuni mesi. I sensi di colpa di Revelle legati alle sue azioni del passato vengono sviscerati dalla Robinson in una Londra fredda, veloce e aggressiva.
La protagonista accetta ogni tipo di caso giudiziario e lo affronta con molta professionalità, calandosi alla perfezione nello stato psicologico di ogni imputato o testimone che si trova ad assistere durante le udienze. I suoi guai iniziano quando qualcuno la ricatta, minacciando di fare del male al bambino che ha adottato da pochi mesi.
Revelle incarna alla perfezione lo spirito della mamma adottiva single; non si sente all’altezza del compito, non vuole cercare aiuti esterni e ha tanta paura che il suo affetto non sia ricambiato.
“La verità tradita” ha un ritmo incalzante: anche quando sembra che ci sia una pausa nella narrazione, nel capoverso successivo riprende subito velocità. Inoltre, Brooke Robinson è una maestra nel creare suspense e inserire situazioni in cui la paura afferra letteralmente il lettore e lo invita “ad andare avanti” nei punti cardine della storia. Il romanzo non presenta punti deboli e ha uno svolgimento scorrevole e ben dettagliato.
Il finale sorprende il lettore che, per tutto il tempo, ha semplicemente guardato dalla parte sbagliata.
L’aspetto umano in questo romanzo è centrale. Ci chiediamo continuamente se una nostra azione, consapevolmente sbagliata, possa creare uno tsunami nella nostra vita dopo aver manipolato quella degli altri. Brooke Robinson ci spiega che rimediare a un nostro errore a volte non è sufficiente, ma è comunque necessario.
Non possiamo che augurarci che l’autrice ci regali altri grandi romanzi come questo.
Traduzione: Sara Meddi
Editore: PIEMME
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE
Nata a Sydney, ha lavorato in una libreria prima di approdare alla scrittura. La verità tradita è il suo primo thriller, di grande successo in Inghilterra e negli USA e in corso di traduzione in tutta Europa.