NEBBIAGIALLA SUZZARA NOIR FESTIVAL
Sabato 23 settembre, a Suzzara (MN), ci sarà la proclamazione del vincitore del Premio NebbiaGialla 2023 per la categoria romanzi editi.
Giunta alla sua diciassettesima edizione, questo premio letterario, nato da un’idea di Paolo Roversi, con il contributo del Comune di Suzzara e di Piazzalunga Cultura, è diventato un punto di ritrovo imprescindibile per gli amanti di letteratura noir e poliziesca.
Con molto piacere, Thriller Life inizia quest’anno una collaborazione con il Premio Nebbiagialla, e fornirà ai suoi lettori una recensione approfondita dei finalisti.
Questi i quattro titoli scelti dalla Commissione Scientifica lo scorso mese di maggio:
- Carlo Lucarelli – Bell’Abissina – MONDADORI
- Chiara Montani – La ritrattista – GARZANTI
- Danilo Pennone – Il delitto di Ferragosto – NEWTON COMPTON
- Barbara Perna – Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi – GIUNTI
Quattro volumi di grande qualità che ci hanno accompagnato durante un’estate di indagini mozzafiato.
La quarta opera letta è:
La ritrattista di Chiara Montani
Roma 1459.
Lavinia non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse commissionarle un ritratto.
Da quando è nata, si è sentita ripetere che le donne non possono diventare pittrici, ma ora, nella sua vita, nulla è più come prima.
Vive a Roma, lontana dalla sua Firenze, in una locanda dove altre giovani donne inseguono la propria indipendenza.
Solo una cosa non è cambiata: accanto a lei c’è Piero della Francesca; per tutti un maestro di valore assoluto, per Lavinia l’uomo che è riuscito a insegnarle i segreti della pittura.
E Piero è in pericolo.
Dopo essere stato testimone di un incendio in cui ha perso la vita una vecchia amica, riceve una serie di messaggi cifrati che scatenano una gara d’astuzia in cui sembra che l’avversario sia sempre in vantaggio.
Piero vorrebbe fare affidamento solo sul proprio intuito, ma ha imparato che l’aiuto di Lavinia è prezioso. I due si mettono allora sulle tracce di un antico manoscritto greco che potrebbe avere a che fare con il tentativo di salvare il Despotato di Morea, ultimo baluardo della cristianità contro l’invasione turca. Il gioco si sta facendo più grande di loro e la verità sembra a portata di mano.
Finché qualcuno attenta alla vita di Lavinia. Solo allora la giovane comprende che, lontano da pennelli e colori, il mondo può essere oscuro e pericoloso per una donna sagace e intelligente come lei.
Che a volte non basta il coraggio, a volte bisogna andare oltre i propri limiti.
Solo così si può essere liberi davvero. Chiara Montani torna con i due amati protagonisti che sono stati al centro di un passaparola senza fine: Lavinia, giovane donna che non vuole sottostare alle convenzioni del suo tempo, e Piero della Francesca con il suo affascinante mondo fatto di arte e razionalità.
Una nuova avventura impreziosita dalla meraviglia di una Roma che, ancora lontana dai fasti del barocco, sa già abbagliare.
RECENSIONE
Con La Ritrattista, attesissimo seguito de Il mistero della pittrice ribelle, Chiara Montani presenta nuovamente un raffinato giallo storico, dall’intreccio complesso, accattivante, e dall’ambientazione sublime e istruttiva.
Era dai tempi di Umberto Eco che in Italia non si vedeva un tale prodigio di abilità narrativa, minuziosa ricostruzione storica e amore per l’arte.
Questo libro, nel quale ritroviamo Piero Della Francesca e Lavinia, la nipote di Domenico Veneziano, alle prese con una nuova indagine, continua splendidamente quanto intrapreso nel precedente volume, pur restando assolutamente auto-conclusivo.
Quattro sono i punti di forza del romanzo: ambientazione, divulgazione artistica, vicenda e personaggi.
Innanzitutto, così com’era accaduto con Firenze nella precedente vicenda, la storia si basa su una attenta ricostruzione storica, che in questa nuova storia si concentra sulla Roma quattrocentesca.
Un lavoro di documentazione minuzioso, che permette di scoprire una città ormai perduta, affascinante e decadente dopo la parentesi avignonese e ancora priva dei fasti del Barocco.
Da artista, la Montani riesce a trasmettere nelle pagine del suo romanzo il suo amore per l’arte e a far beneficiare il lettore della sua grande conoscenza delle varie tecniche pittoriche e dei materiali.
Nuovamente, un serio lavoro di documentazione permette d’immergersi nelle opere pittoriche che costellano la vicenda, grazie a descrizioni accurate che non appesantiscono mai la narrazione.
Ulteriori elementi di forza sono una vicenda ben pianificata, incalzante, ricca di colpi di scena, e due personaggi assolutamente accattivanti.
Da un lato abbiamo Lavinia, voce narrante del romanzo, una giovane donna piena d’entusiasmo, forza e coraggio, che vuole vivere appieno la propria vita, seguendo istinti e sentimenti, nonostante le numerose limitazioni che la società dell’epoca imponevano alle donne.
Dall’altro abbiamo Piero Della Francesca, artista geniale, ma anche intellettuale, matematico, uomo di lettere, filosofo, e quindi persona riflessiva, a tratti ombroso, ma capace di grandi sacrifici, grazie al suo animo nobile.
Questa coppia, in cui si ritrovano la precipitazione giovanile e la riflessività della persona matura, unita dall’universale sentimento dell’amore e rafforzata dall’incontro di due anime intellettuali, sensibili, intelligenti e profondamente artistiche, è certamente l’elemento centrale della vicenda e la ragione del grande successo che ha riscontrato l’opera di questa bravissima autrice.
Traduzione:
Editore: Garzanti
Pagine: 352
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Chiara Montani, architetto di formazione, ha lavorato nel campo del design, della grafica e dell’arte, esplorando varie tecniche e materiali, e partecipando a esposizioni in Italia e all’estero. Specializzata in arteterapia, conduce da anni atelier sulle potenzialità terapeutiche del processo creativo.
Con Garzanti ha pubblicato anche Il mistero della pittrice ribelle (2021), suo romanzo d’esordio.
Nel 2023, sempre con Garzanti, è uscito il suo ultimo lavoro Enigma Tiziano, ambientato nel 1942.