Cugini di sangue
Adam, Archer, Allison e Anders Story sono invidiati da tutti: giovani, ricchi, di bell’aspetto e affascinanti.
Il futuro sembra pronto a prostrarsi ai loro piedi. Finché un giorno, all’improvviso, tutto il loro mondo crolla. Di punto in bianco, infatti, vengono diseredati dalla madre Mildred.
L’unica spiegazione fornita dalla donna è una frase laconica contenuta in una lettera recapitata loro dall’avvocato di famiglia: “Voi sapete che cosa avete fatto”. Da quel momento Mildred non vorrà più rivederli o anche solo avere contatti con loro.
Anni dopo, i loro figli, i cugini Aubrey, Milly e Jonah, ricevono una lettera da parte della nonna, in cui l’anziana li invita a trascorrere l’estate sull’Isola del Gabbiano per lavorare nel suo lussuoso resort.
Per ragioni differenti, i tre accettano. In questo modo, tra l’altro, potranno soddisfare la loro curiosità e incontrare colei che, per l’intera loro esistenza, è stata un enigma inspiegabile.
E poi avranno l’opportunità, se saranno sufficientemente abili, di scoprire la verità su quanto è accaduto più di vent’anni prima ai genitori, causando la distruzione della famiglia.
Ma, come si dice, certi segreti sepolti sarebbe forse meglio lasciarli dove sono…
RECENSIONE
Prima la famiglia
La famiglia è il più importante personaggio di questo libro, che potremmo definire ‘corale’.
Gli Story, praticamente proprietari dell’Isola del Gabbiano, con le loro vicissitudini, più negative che positive per la verità, sono al centro di una vicenda che si snoda nel corso di qualche decennio, dall’estate del 1996 fino ai giorni nostri e coinvolge due successive generazioni.
Una vicenda nella quale fa da spartiacque la “diseredazione” (così la chiamano gli interessati) dei quattro figli di Mildred Story, la ricca vedova del magnate Abraham, che, di punto in bianco, taglia definitivamente i ponti con i suoi pargoli attraverso una lettera contenente una sola frase:
“Voi sapete cosa avete fatto”.
Mio nonno è morto che la mamma frequentava l’ultimo anno delle superiori. Due anni dopo Mildred ripudiò tutti i suoi figli. Li cancellò dalla sua vita, sia finanziariamente sia personalmente, senza altra spiegazione che una lettera di una sola frase, inviata due settimane prima di Natale tramite il suo avvocato
I figli ripudiati – le “quattro A”: Adam, Anders, Archer e Allison- erano ricchi, viziatissimi e capricciosi, abituati ad avere tutto e a sentirsi superiori a chiunque.
A distanza di tempo, sono forse meno ricchi, ma altrettanto viziati e superbi, incapaci di ammettere i propri fallimenti, chi in affari, chi in amore, chi nella vita in generale.
I figli dei figli, nella generazione successiva, si impegnano nel tentativo di non commettere gli stessi errori dei padri e cercano il dialogo, l’empatia, il perdono:
Ma prendi in considerazione anche il perdono, okay? Se c’è una cosa che manca nella famiglia Story è la capacità di perdonare.
Saranno proprio loro, i cugini del titolo, a scoprire cosa era veramente accaduto, di quale colpa si fossero macchiati i membri di questa potente e sfortunata famiglia.
Anche loro, infatti, ricevono una lettera, ma di tenore totalmente diverso rispetto alla prima, che implicitamente li invita a risolvere il mistero.
Tutta la nostra famiglia si fonda sui segreti, giusto? È la caratteristica degli Story.
L’intreccio procede molto rapidamente, alternando il passato, nel quale emerge una narrazione in terza persona focalizzata su Allison, e il presente, in cui si giustappongono i punti di vista, in prima persona, dei tre giovani, Milly, Aubrey e Jonah.
Ciascuno dei personaggi è delineato in modo abbastanza preciso, benché a nessuno di essi si possano attribuire particolari sfumature psicologiche o approfonditi tratti caratteriali.
Si procede, cioè, per “tipi”, più che per “individui”: Adam è freddo, Anders avido, Archer la pecora nera, Milly è bellissima e apparentemente poco intelligente, Aubrey è sensibile e ingenua, e così via.
Il racconto, scorrevolissimo e fluido, certamente non provoca nel lettore la tensione tipica di un thriller, ma ne solletica comunque la curiosità, assumendo piuttosto le movenze del giallo, nella risoluzione tardiva di un mistero lungo decenni.
Risoluzione se vogliamo un po’ inverosimile, ma tutto sommato in linea con la vicenda, intrigante e “leggera” nello stesso tempo, che sta al centro del libro.
Traduttore: Roberta Verde
Editore: Mondadori
Pagine: 276
Anno: 2023
AUTORE
Karen M. McManus è laureata in Inglese e Giornalismo.
Ha fatto il suo debutto nella letteratura con Uno di noi sta mentendo (Mondadori, 2018), romanzo dedicato alla fascia degli young adult.
Non devi dirlo a nessuno (Mondadori, 2020) è il suo secondo romanzo.
Nel 2022 pubblica con Mondadori Uno di noi è il prossimo, sequel diretto di Uno di noi sta mentendo,e nel 2023 Cugini di sangue.