Lo strano caso del quadro scomparso
È un periodo tranquillo per il commissariato di Rivorosso Umbro, e Adalgisa Calligaris comincia già a pregustare le gioie della pensione.
Ma la quiete viene interrotta bruscamente dal medico legale Carlo Petri, che si mette in testa di organizzare una rimpatriata con i vecchi compagni delle medie.
Adalgisa, che conserva un pessimo ricordo di quel periodo della sua vita, non vorrebbe saperne niente, ma purtroppo Petri non sente ragioni: non solo la invita, ma la incarica anche di rintracciare i tredici ex alunni che non vivono più a Rivorosso. Adalgisa si mette così sulle tracce dei compagni di scuola, che non vede da quarant’anni.
Tuttavia, quella che sembrava soltanto una fastidiosa incombenza assume presto tratti decisamente più foschi: uno degli invitati, Luigi Gallettini, detto Frittomisto, sembra scomparso nel nulla.
La sua ricerca conduce Adalgisa a Roma, dove l’indagine si intreccia alla misteriosa morte di un’importante artista norvegese e alla storia del celebre furto dell’Urlo di Edvard Munch.
RECENSIONE
In Lo strano caso del quadro scomparso, ritroviamo Adalgisa Callegaris alle prese con un’indagine particolare, per soddisfare l’amico e medico legale Petri, suo compagno delle scuole medie.
In questa missione dovrà rintracciare tutti i loro compagni di scuola per una bella rimpatriata.
La vicenda sembra di facile soluzione ma assumerà risvolti impensabili quando all’appello mancherà Luigi Gallettini, alias Frittomisto, misterioso personaggio dal passato burrascoso e al momento introvabile.
Fino all’ultimo tante ipotesi, tanti sospetti e una soluzione inaspettata che non si era presa in considerazione.
Una lettura leggera che poi, in maniera sorprendente, si trasforma addirittura in un caso internazionale, con risvolti e ripercussioni insospettabili.
Appena vide entrare la Calligaris, Collina l’avvisò che una persona la stava già aspettando nel suo ufficio. Poi, abbassando la voce, aggiunse: «È il dottor Petri».
Adalgisa ebbe la tentazione di fare dietro front e darsi alla fuga. “Mi ci manca solo Carletto, oggi”, pensò.
La scrittrice ha saputo creare una poliziotta dura e intelligente, non bella fisicamente, ma arguta e a tratti divertente.
Adalgisa sembra una di noi poi invece ci sorprende sempre per il suo intuito e la sua professionalità, una poliziotta anomala, ma molto simpatica.
Una scrittura vivace, briosa e molto piacevole. Immediata nella comunicazione, bravissima nella caratterizzazione dei personaggi.
Personaggi che vengono ben definiti e descritti sia come personalità che come aspetto fisico, non manca l’uso del dialetto umbro che rende la lettura ricca di humor e leggerezza.
La trama è dinamica, ritmata, avvincente.
Tutti i personaggi parteciperanno alla storia del libro, il simpatico marito della commissaria Gualtiero Fontanella, l’amica Tamara “Paris”, gli uomini del commissariato di Rivorosso e last but not least ci sarà spazio pure per Bromuro, il cane di Adalgisa.
Si alzarono dal tavolo del bar, salutarono Celestino e uscirono. Fuori, l’aria era quella tiepida della primavera inoltrata. Adalgisa sospirò. Era già la metà del mese di maggio. Ancora due settimane e gli spuntini e i caffè al pettegolezzo consumati in tutti quegli anni in quel bar sarebbero diventati soltanto un ricordo.
Si empatizza subito con i protagonisti del libro, al lettore sembrerà di vivere nel commissariato insieme ai protagonisti, o di rincorrere Adalgisa nei suoi veloci spostamenti per seguire l’indagine.
Si vivrà con loro emozioni e sentimenti e si condivideranno insieme, gli eventi quotidiani di un piccolo paesino.
La riflessione sui legami e sulle conseguenze delle azioni di una singola persona che andranno a brancicare e coinvolgere altre vite è inevitabile.
Alessandra Carnevali riesce sempre ad appassionarti alle sue storie descrivendo in maniera molto vera i suoi personaggi, in modo da farti visualizzare il contesto in cui si muovono, sempre ben congegnato, in modo da risultare molto realistico nella lettura del suo romanzo.
Editore: New Compton Editori
Pagine: 288
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Alessandra Carnevali è laureata in Lingue e scrive romanzi racconti e poesie.
Ha partecipato, in veste di autrice, al Festival di Sanremo 2002 con il brano “All’infinito” eseguito da Andrea Febo.
Nel 2007 è la prima blogger ufficialmente accreditata al Festival di Sanremo.
Dal 2005 al 2012 ha curato online il blog Festival sulla Musica italiana e Sanremo, per il network Blogosfere.
Dal 2007 si occupa di promozione web per eventi e artisti emergenti.
Tra le opere dell’autrice: Uno strano caso per il commissario Callegaris (Newton Compton, 2016), Il giallo di Villa Ravelli (Newton Compton, 2017), Il giallo di Palazzo Corsetti (Newton Compton, 2018).