Il potere di uccidere di Fabrizio Roncone

Il potere di uccidere

Il potere di uccidere

È la vigilia di Natale e a Roma si annuncia una storica nevicata. L’ex giornalista Marco Paraldi riceve nella sua vineria dietro Campo de’ Fiori la visita di Nazareno Balani, l’anziano capo della tipografia del giornale dove, tanti anni prima, ha cominciato a esercitare la professione.

L’uomo è disperato per la scomparsa del figlio Max: i carabinieri, con malcelato scetticismo, hanno raccolto la sua denuncia promettendo di indagare, ma Balani, non fidandosi, chiede aiuto a Paraldi.

Max fa l’autista per un deputato dalla reputazione dubbia, Pino Pignataro, che milita nel piccolo partito fondato da Gianfranco Cannone, vecchio pescecane della politica italiana.

Per Paraldi è l’occasione di tornare a fare il cronista, anche stavolta accompagnato da Chicca, la principessina romana di vent’anni più giovane innamorata di lui.

Insieme attraversano una Roma popolata da cardinali che bevono solo champagne e ministri corrotti, cinici faccendieri, killer spietati e romantici clochard. In questa nuova, appassionante inchiesta del cronista vinaio, Roncone guida il lettore tra i luoghi più oscuri della Capitale, dove il bene e il male sono amministrati dalla stessa violenza.

RECENSIONE

Fabrizio Roncone, grande penna del giornalismo italiano, inviato speciale del “Corriere della Sera”, ma soprattutto cronista della vecchia scuola, in Il potere di uccidere, ci propone una nuova e appassionante indagine del suo alter ego, Marco Paraldi.

Questo ex giornalista riconvertito in ristoratore, tenutario di una vineria dietro a Campo de Fiori, era già apparso nel volume La paura ti trova nonché nel bellissimo Non Farmi male, romanzo vincitore del Premio Nebbia Gialla 2022.

Paraldi appare in questa sua terza indagine sempre simile a se stesso, anche se forse più amaro e cattivo.

Al centro della vicenda, come sempre, il potere, quello che uccide.

In Il potere di uccidere parliamo della politica, quel mostro ormai libero da qualunque ritegno, svincolato dalle catene della morale, ma anche dai freni intellettuali e ideologici del passato, che oggi si espande su tutto e che tutto ingloba e corrompe, a cominciare da Roma.

Ormai rinchiuso in una vita fatta di rimpianti e di ozio, alimentato a gin tonic come il suo Defender avanza a benzina, Paraldi si annoia all’interno di una cornice dorata da radical chic che stona con il suo carattere e con le sue idee.

L’arrivo del suo ex collega Nazario Balani, con una richiesta pressante di aiuto, è la scusa che Paraldi stava aspettando.

Potrà calarsi nuovamente nel ruolo del cronista, mestiere a cui aveva dovuto dire addio dopo aver prese a ceffoni il Primo Ministro (soddisfazione non da poco!).

Con tutta la sua bravura e la sua verve, supportato da una penna tagliente e ironica, in Il potere di uccidere, Roncone ci guida sulle tracce di Max, il figlio di Balani.

Max è scomparso misteriosamente mentre faceva da autista per un disonorevole Pino Pignataro, deputato di un partituncolo centrista, vero caimano della politica, intrallazzone, disonesto e assetato di soldi e potere.

Proprio la presenza del deputato renderà l’indagine di Paraldi specialmente spinosa, scontrandosi presto con i poteri forti.

Sullo sfondo di una capitale pronta a ricevere una nevicata storica, si aggirano personaggi squallidi ma anche poetici.

In un ritratto disilluso della nostra società, Roncone ci presenta la pochezza di Marika, la fidanzata di Max, e di Dobermann, il suo cosiddetto migliore amico, nonché istruttore di arti marziali estreme.

Ma dipinge anche dei veri angeli urbani nell’accoppiata di clochard Ungaretti e De Gregori, carichi di umana sofferenza e genio artistico.

Con tenacia e faccia tosta, Paraldi, chiamato da tutti per cognome, come si faceva alle medie, porta avanti la sua indagine, mentre la sua vita scorre tra i soli riti gastronomici, le proiezioni di vecchie partite della Roma, ettolitri di alcool e la compagnia di belle donne, anche se alla fine, l’unica che conta (Chicca, la solita principessa romana), è quella a cui cerca di fuggire.

Un’indagine ben strutturata in una cornice meravigliosamente descritta, piena di luci e di ombre.

Editore: Marsilio
Pagine: 272
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Fabrizio Roncone (Roma, 1963) è inviato speciale del “Corriere della Sera”.

Con Rizzoli, nel 2016, ha pubblicato il noir La paura ti trova.

Nel 2019, per Mondadori, insieme ad Aldo Cazzullo, esce il romanzo Peccati immortali. Nel 2021 appare il saggio Razza poltrona. Una classe politica sull’orlo del baratro.

Nel 2022 pubblica il noir Non farmi male, seconda indagine di Marco Paraldi, con il quale vince il prestigioso “Premio Nebbia Gialla”.

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